La prima tramvia a vapore, la Milano-Vaprio, è del 1878.
Lo sviluppo delle tramvie è conseguente a quello delle ferrovie per il
collegamento, tra i grandi centri commerciali ed industriali. La
economicità degli impianti, utilizzando direttamente la strada Padana
superiore, collegando su di essa le rotaie incassate nel manto stradale,
senza la necessità di stazioni di arrivo e di fermate da costruirsi e
la riduzione di personale di servizio, spiega il diffondersi di questo
mezzo di comunicazione. Dal 1870 le prime tramvie sono esercitate con traino a
cavalli, per il motivo psicologico di vincere la paura del motore, e per
motivi tecnici, senza l'impiego di mezzi di trazione meccanici. La
trazione a cavallo è utilizzata all'interno di Milano per il traino di
una sola carrozza. La macchina a vapore applicata al tram inizia dopo il 1875.
L'attivazione della tramvia Milano-Vaprio, la prima esercitata a vapore
in Italia, avviene l'8 giugno 1878. Il 22 febbraio 1877 gli ingegneri Radice e Manara chiedono
alla Deputazione Provinciale la concessione di una tramvia a cavallo tra
Milano e Vaprio d'Adda: si stacca dalla barriera di Porta Venezia,
percorre il vialone Loreto (oggi Corso Buenos Aires), viale Padova,
Crescenzago, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola, Vaprio per
km. 29,190. È accordata la concessione per 50 anni l'11 novembre 1877.
Non ancora iniziati i lavori è avanzata la domanda di modifica della
trazione: da quella animale a quella a vapore. È accordata la
concessione il 28 gennaio 1878. La linea è inaugurata il 6 giugno 1878. La Società anonima del Tramvai di Vaprio è sostituita nel
1822 dalla Società del Tramvai Interprovinciale ed in seguito dalla
Società Anonima Tramvie Interprovinciali Padane (T.B.P.), che rileva la
Milano-Gorgonzola-Vaprio e altre tramvie costruite nel frattempo, quali
la Villa Fornaci-Cassano-Treviglio e la Lodi-Treviglio-Bergamo, ponendo
le basi di una vastissima rete di tramvie a vapore che già nel 1883
conta circa 160 chilometri di linea e ben 46 locomotive. La linea Lodi-Treviglio-Bergamo è concessa il 30 giugno
1879. La linea Bergamo-Treviglio è attivata il 31 agosto 1879, mentre
il tratto Treviglio-Lodi è aperto all'esercizio il 15 giugno 1880. La linea Milano-Villa Fornaci-Inzago-Cassano il Ponte sull'Adda-Treviglio
ottiene la concessione per delibera del 17 marzo 1880, ma la costruzione
non è così agevole. Il Ponte di Cassano costituito da tre arcate metalliche,
ciascuna della lunghezza di 25 metri, richiede rinforzi di profilato in
ferro e la sostituzione di tavolati in legno con un impalcato metallico
ricoperto da ghiaia. Necessita l'innalzamento di circa due metri di
ciascun pilone di sostegno del ponte, per ridurre la pendenza della
sponda milanese e l'accesso a Cassano, pendenza del 50 per mille e che
non può essere superata con locomotive del peso di sole 8 tonnellate,
quali sono quelle adoperate sulla rete del gruppo Pistorius. Si decide il rinforzo delle travate per consentire il
transito a locomotive del peso di 12 tonnellate, fissando il peso
massimo del convoglio completo a tonnellate 38,200. La linea Fornaci-Cassano-Treviglio, della lunghezza di km.
11,550, dei quali 0,550 comuni alla linea di Vaprio, è attivata il 15
agosto 1880. Con questa linea si attua un più breve collegamento
tramviario tra Milano e Bergamo, collegamento che solo 10 anni dopo, nel
1890, diventa ancor più spedito in apertura della Monza-Trezzo-Bergamo.
La Villa Fornaci-Cassano-Treviglio utilizza il binario della linea
Vaprio per circa 550 metri, cioè fino al livello dell'attuale Padana
superiore e la provinciale per Vaprio-Bergamo. Poi piega a destra con
una stretta curva e prosegue per Inzago, che attraversa nel suo urbano,
per giungere a Cassano e attraversa nel centro e scende verso l'Adda che
varca su di un ponte metallico. Poi, dopo una curva abbastanza
pronunciata, prosegue in perfetto rettifilo fino a Treviglio. La
lunghezza della Villa Fornaci-Treviglio è di chilometri 12,400 (dei
quali km. 9,100 in provincia di Milano), poi la linea sarà prolungata,
a cura della Società Anonima dei Tramvai Interprovinciali, fino a
Caravaggio per altri 5 km. circa. Il nuovo sistema di elettrificare le
nuove tramvie a vapore raggiunge la linea Villa Fornaci-Cassano dopo il
1928. I tronchi Cassano-Treviglio, Treviglio-Caravaggio,
Treviglio-Bergamo, Treviglio-Lodi, vengono soppressi tra il 1929 e 1937.
Cassano d'Adda - la linea della tramvia Cassano -Treviglio (collezione privata Francesco Testa - per gentile concessione)
Nel 1926 la nostra linea passa alla gestione «Stel»
(Società Trazione Elettrica Lombarda). Il 31 dicembre 1916 scade la concessione alla Edison per la
gestione del servizio tramviario urbano che passa alla gestione
Comunale. È così costituita la Stel che preleva gli impianti e i
materiali della Edison. La Stel inizia il proprio sviluppo e
l'elettrificazione nel 1922. La Villa Fornaci-Cassano è elettrificata
nel 1931 con corrente continua 1200 Wolt. Si richiede la sistemazione
stradale a Cassano. Nel 1931 è costruito il fabbricato viaggiatori in via
Benedetto Marcello in Milano come capolinea della ferrovia per Cassano,
che inizialmente era Porta Venezia. L'elettrificazione porta il beneficio di maggior igiene e
soprattutto di brevità di tempo per il percorso. La nostra linea, che nel 1922 aveva 5 coppie di corse
ordinarie tramviarie che richiedevano 123 minuti per il percorso
Milano-Cassano, nel 1937 ha 14 coppie di corse ed impiega 56 minuti di
tempo. In questo 1931 si costruisce il Ponte sul Naviglio Martesana per
evitare l'attraversamento di Inzago, e si allarga la strada di
attraversamento di Cassano, arretrando gli stessi palazzi posti su via
Umberto I. Completati i lavori, si inaugura il 20 ottobre 1931. A
Cassano il capolinea è arretrato di oltre 400 metri all'inizio del
paese, mentre precedentemente era al centro della piazza. Il 10 giugno 1940 l'Italia entra in guerra. Sono frequenti
i bombardamenti sulla linea del tram. La linea Villa Fornaci-Cassano con vetture per la capacità
di 120 persone delle quali 40 sedute, che superano in emergenza le 180,
ha carrozze tipo vecchio. Sono in servizio nella prima mattinata fino a
sette treni discendenti da Milano tra le ore 7,30 e le 8,30. Tale flotta
di treni unidirezionali porta alla pratica impossibilità di effettuare
anche un solo treno da Cassano a Milano, dato che c'è un binario
singolo. C'è necessità di sostituire con autobus articolati. Milano durante la guerra si svuota durante la notte per
timore dei bombardamenti; la popolazione si distribuisce nei paesi
circonvicini; anche Cassano è invasa. Dal 1950 l'amministrazione A.T.M. smantella le tramvie.
Sono di moda nuovi mezzi, la bicicletta, ma soprattutto l'automobile. In piazzale Loreto transitano le linee di Monza, Sesto San
Giovanni, Precotto, Vaprio e Cassano, Vimercate, Crescenzago. Creano
seri intralci per l'attraversamento della strada. Sono inoltre in atto i lavori per lo scavo della
metropolitana; si fanno arretrare in zone più periferiche i capolinea.
La fine del tram di Cassano è segnata. Se il 1600 usava il Naviglio della Martesana (e
l'imbarcadero della Volta ne è testimonianza) e se il primo '800 ci
porta la ferrovia statale, e la seconda metà dell'800 e il primo '900
ci ha dato la comodità del tram, adesso è arrivata la metropolitana. Le linee celeri dell'Adda, nate nel 1960 per servire con
mezzi più moderni il comprensorio, entrate in servizio per Cassano il 6
maggio 1968, trovano la cancellazione totale e definitiva del tram di
Cassano segnata il 3 dicembre 1972. Dal 4 dicembre 1972 al tram si sostituisce una autolinea
gestita dall’A.T.M. Tratto da “I
Quaderni del Portavoce” Come si Viveva – La storia autentica dei
nostri nonni di CARLO VALLI
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