Prefazione  

Non ci fossero stati i "Quaderni del Portavoce", confesso che non avrei mai sentito parlare delle sorelle Brambilla e non solo di loro ma anche della loro nipote e della Adelaide Tosi, oltre ad altri personaggi, famosi o meno famosi in altri campi, nati a Cassano d'Adda.

Di poi, ebbi occasione di rivedere, su di una mia vecchia enciclopedia musicale, la fotografia del quadro cosi descritto: "Teresa Brambilla Ponchielli in Norma di V, Bellini - Dipinto di B. Amiconi - Milano Museo Teatrale alla Scala", messa vicino al ritratto di una delle più famose cantanti del 1800, Giuditta Pasta ed a fogli musicali di Bellini. Fu allora che mi convinsi di essere di fronte a delle cantanti di valore, delle quali stranamente non sapevo nulla, pur essendo nato e vissuto sempre a Cassano d'Adda.

Constatato che non era l'unico a non saperne più di quanto non avesse scritto Don Carlo nei suoi "Quaderni" ed essendo anche un po' appassionato di musica, decisi di iniziare questa ricerca per verificare quali erano stati i motivi che avevano portato all'oblio, pressoché generale, di queste artiste, nonostante ci fosse in paese una via ad esse dedicata.

Facendo questo, potevo anche verificare se vi era la possibilità di tracciare più in dettaglio la loro carriera e definirne meglio la loro presenza nel panorama variegato del melodramma ottocentesco.

Gli esiti di questa ricerca, iniziata senza sapere a cosa sarei potuto approdare e rivelatasi, invece, carica di risultati, inizio a riportarli in questa pubblicazione.

Relativamente al primo obiettivo, credo di aver raccolto una serie di elementi che focalizzano meglio il rapporto tra Cassano d'Adda e la famiglia Brambilla in senso lato e che spiegano anche, in gran parte, perché ci  sia questo odierno oblio. Inoltre, questo lavoro mi ha permesso di appurare che mai qualcuno di questa famiglia fu proprietario della Villa Brambilla, come si sente spesso affermare. Mi spiace, con questo, di deludere tutti coloro che, citando le sorelle Brambilla, accomunano ad esse anche la Villa Brambilla ma gli atti notarili da me reperiti non lasciano dubbi su questo.

E', però, possibile che le sorelle Brambilla, avendo case di abitazione in Cassano d'Adda, siano state chiamate, magari anche più volte, a cantare nella suddetta Villa. Può darsi che questo abbia generato il luogo comune che prima riferivo.

Di tutti questi fatti parlo, comunque, nella sezione dedicata alla famiglia Brambilla e Cassano d'Adda, non mancando di avvertire che restano, tuttavia, ancora molte zone d'ombra che non ho potato fugare al momento attuale, alla luce dei documenti in mio possesso.

Però, ogni giorno si fa un piccolo passettino e si scopre una notizia che prima non si aveva; per cui non è escluso che, con un tempo più congruo a disposizione, si riesca anche a venire a capo di tutto questo.

Relativamente al secondo obiettivo, il campo di indagine, se vuole abbracciare la carriera artistica di tutte le sorelle e dei relativi mariti (anche loro cantanti, almeno nel caso del Miraglia, marito della Giuseppina; ma credo fosse un cantante anche il marito della Marietta, benché fosse un nobile) è abbastanza ampio, soprattutto perché non vi sono, come spiegherò meglio più avanti, indicazioni precise su dove cercare ed i documenti da consultare sono parecchi e, qualche volta, con difficoltà di interpretazione da parte mia.

Inizialmente volevo fare la ricerca su tutte le cantanti, compresa, ovviamente, anche la Tosi, che pure fu una cantante molto affermata anche se si ritirò presto dalle scene.

Non ho affatto rinunciato a questo.

Però essendo il 2007, il duecentenario della nascita della prima cantante della famiglia Brambilla, la Marietta, affermatasi sulle scene nazionali ed internazionali, da un certo punto in avanti, ho preferito focalizzarmi solo sugli avvenimenti relativi a lei per sondarli il più possibile a fondo e poterle rendere omaggio per la sua ricorrenza.

Va da sé che, a questo punto, i tempi sono diventati più ristretti e che molte cose, che avrei voluto chiarire o approfondire, sono riportate in questo lavoro accompagnate da molti “forse” o “probabilmente”, che potrebbero essere rimossi in futuro.

Pur tuttavia, analizzando il materiale da me raccolto e qui pubblicato, ritengo che questa prima serie di informazioni contribuisca ad allargare la conoscenza di questa cantante, tratteggiandone abbastanza completamente la carriera artistica ed un po’ anche della vita privata.

Come tutte le ricerche, anche questa è stata soggetta a molte difficoltà; per cui sono cosciente che, oltre alle carenze di cui hi appena parlato, potrebbero esserci altre eventuali inesattezze, certo involontarie.

Mi scuso anticipatamente coi miei lettori, assicurandoli che terrò nella massima considerazione tutto quello che mi vorranno segnalare.

Una delle difficoltà più grandi, specie quando ho iniziato la ricerca, è stata quella di essere spesso in presenza di notizie sbagliate o quasi esatte; ma inesatte di quel tanto che basta per farti perdere un sacco di tempo in verifiche.

Sbagliate erano, spesso le date riferiti a certi avvenimenti (solo per fare qualche esempio: il matrimonio tra la Marietta ed il nobile Furga-Gornini non avvenne nel 1856, come riportato dal Panofka, ma nel 1857; la “Lucrezia Borgia” non andò in scena nel 1836, come dice sempre il Panofka, ma nel 1833); sbagliati erano spesso, specie inizialmente, i riferimenti dati per reperire  notizie,grazie ai quali mi convincevo di trovare notizie che poi non trovavo o trovavo da altre parti; sbagliate erano spesso le indicazioni di parentela (l’”Almanacco Galante” che tratteggia il profilo della Marietta, dice che è cugina della Tosi; cosa che a me non sembra affatto vera, visto che la mamma della Marietta si chiamava Colombi e la mamma della Tosi si chiamava Carini). Tutto questo si spiega, e l’ho capito dopo, con la relativa importanza che si dava, allora, a questo tipo di informazioni.

Anche gli atti notarili, attraverso i quali mi è stato possibile capire la vicenda patrimoniale della Marietta, danno spesso informazioni difficili da verificare (lo vedremo a proposito delle case di abitazione, per esempio) e col loro linguaggio ufficiale, burocratico e pomposo non fanno capire fino in fondo il reale senso di quanto narrato, specie per quanto riguarda i rapporti tra i vari componenti della famiglia Brambilla o i rapporti tra la Marietta ed il marito.

Un’altra difficoltà era spesso data dal fatto che Brambilla era nome molto comune (a dire il vero, ho visto che la stessa cosa succedeva anche per altri cognomi, come per esempio Tosi) e, neanche a farlo apposta, in tutti i periodo su cui ho ricercato, c’erano altre cantanti Brambilla, colle quali era molto facile confondersi, specie quando le recensioni non portavano il nome ma solo il cognome dell’interprete (contemporanee della Marietta erano pure una Amalia Brambilla; ma anche una Carlotta Brambilla, una Gaetanina Brambilla, una Erminia Brambilla, una Veronica Brambilla e anche una Graziella Brambilla; tutte cantanti che,colle nostre sorelle, non c’entravano nulla ma che rischiavo spesso di confondere con loro).

Adagio adagio mi sono abituato a tutto questo ed ho costruito i necessari anticorpi a queste trappole.

Così penso che, anche se un po’ carente in certi punti e, soprattutto, per quanto riguarda l’ultimo periodo della carriera svoltasi a Parigi, il quadro della vita artistica della Marietta, qui riportata, possa considerarsi abbastanza esaustiva, con quasi tutte le opere da lei interpretate e con i personaggi da lei cantati.

Come si vedrà dal titolo delle opere riportate, gran parte di questi oggi non si cantano più e non ne esiste neanche una qualunque registrazione successiva o, almeno, io non sono stato capace di ritrovarla. Addirittura, di alcune opere di cui volevo conoscere almeno il soggetto, perché cantate più volte dalla Marietta, ho dovuto andarmi a leggere il libretto alla Biblioteca della Scala che, fortunatamente, in gran parte li conserva. E’ questo il motivo per cui molte opere saranno in questa pubblicazione citate solo come titoli, senza che io abbia potuto indicarvi, in nota, dove reperirne la trama,

Ma altre si rappresentano ancora; ed esse ci danno un’idea abbastanza precisa sia delle potenzialità della sua voce che della collocazione della Marietta nel mondo operistico di allora.

Non possediamo, ovviamente, nessuna registrazione della voce delle cantanti e tanto meno della Marietta; ma, da quanto riportato sopra e dalle descrizioni riportate in appendice a questo lavoro e nella sezione dedicata alla sua voce, possiamo farci un’idea, anche se approssimativa, di come cantava.

Resta da dire che la vita di questa cantante si svolge sullo sfondo di avvenimenti politici di tutto rilievo, in rapporto ai quali nulla sappiamo, e nulla sono riuscito a trovare su come si posizionassero le nostre artiste. Cosa, del resto, logica, visto che non conosciamo molto neanche della sua vita privata.

Ma non è questo lo scopo della ricerca; e molto di più, credo, ci interessi sapere, che lungo un arco di circa 80 – 90 anni del secolo XIX, delle cantanti cassanesi hanno calcato le scene dei maggiori teatri lirici del tempo, riscuotendo innegabili successi e portando il nome di Cassano d’Adda  gloriosamente in giro per l’Europa tutta ed anche in Crimea.

Spero che tutto questo possa farci piacere e renderci un po’ orgogliosi del nostro passato.

 

                                                                                Angelo CERNUSCHI

                                                                                        Novembre 2007               

il volume è disponibile presso l'autore o presso questo sito.

 

 

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