Sul filo dei ricordi

Alla base della nascita di una collezione sta sempre l'esigenza di conservare i "segni" dei rapporti esistenti tra l'uomo e la propria terra, rapporto non solo di interazione fisica ma anche di azione e relazione intellettiva e spirituale che coinvolge la memoria storica, la tradizione comunitaria, la creatività individuale.

Anche le cartoline illustrate, pur avendo una vita relativamente breve, assumono l'importantissimo ruolo di documentare questo rapporto: le fotografie che le caratterizzano infatti, riproducendo con la massima precisione la realtà, sono la testimonianza più fedele dell'ambiente e delle trasformazioni in esse avvenute per opera dell'uomo. L'immagine della cartolina, inoltre, ha la capacità di suscitare fatalmente altre immagini: nel senso etimologico della parola, un'immagine ricerca, isola ed estrae dalla memoria altre immagini, altre sensazioni ed altri valori per cui diventa strumento per vedere con la mente ricordando, supponendo, prefigurando.

In questo volume le immagini sono utilizzate proprio in funzione di "memoria", per ricordare e comprendere quelle che sono state le radici, perchè Cassano d'Adda oggi non sarebbe se non fosse stata preceduta dalla Cassano di ieri.

Le cartoline selezionate sono perciò il mezzo per far emergere, dagli archivi della memoria, i fili conduttori di una Storia conosciuta attraverso le pagine dei libri in cui è scritta, ma anche i fili di una storia minuta che parla della gente, del suo ambiente, delle sue occupazioni e delle sue tradizioni; questi fili dei ricordi, intrecciandosi saldamente come i fili di ordito e di trama in una stoffa, vengono a ricostruire il tessuto culturale di Cassano nella sua integrità vitale e significante.

L'opera proposta vuole quindi essere non solo un suggerimento a visitare con nuovo affetto la città, ma soprattutto un invito a riscoprire, conservare e tramandare il prezioso bagaglio di civiltà accumulato dalla comunità cassanese nel suo lungo ed interrotto cammino.

 

Francesca Ferri

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