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Andrea Bonomi (Cassano d'Adda, 14 febbraio 1923 – Cassano d'Adda, 26 novembre 2003) è stato un calciatore italiano, capitano del Milan per tre stagioni, tra cui quella dello scudetto 1950/51. Soprannominato Ciapin all'inizio della sua carriera, Bonomi fu protagonista da bambino di un episodio che lo lega ad un altro famoso calciatore. All'età di sei anni stava infatti per annegare nell'Adda e venne messo in salvo da un ragazzo di dieci anni, destinato a diventare uno dei più grandi calciatori italiani di tutti i tempi: si trattava infatti di Valentino Mazzola.
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Bonomi iniziò la propria carriera nel 1942 nelle file del Milan (allora denominato Milano), ed esordì in Serie A il 22 novembre 1942 in Torino-Milan 0-1. In quella stagione disputò altre 3 partite nella massima serie. Con i rossonerì giocò il campionato del 1944 (durante la guerra) ed altre 7 stagioni, tutte da titolare di cui le ultime 3 con la fascia da capitano. Nel 1952 passò al Brescia in serie B per due stagioni, per chiudere la sua carriera con il Piacenza nel 1955. Da: wikipedia.org |
Andrea Bonomi detto Ciapin, fu il capitano del Milan campione d'Italia nel 1950/1951 (quello del Gre - No-Li). Giocava da mediano sinistro, ma anche destro, in "vecchiaia" da terzino sinistro. A inizio carriera gli fu affibbiato il soprannome di Ciapin, che in lombardo vuol dire ferro di cavallo: veniva considerato come il portafortuna della squadra. Aveva iniziato con i "pulcini" di Meazza, nell'Ambrosiana per un torneo di calcio a sei. Una presenza in nazionale, il 25 novembre 1951, Svizzera - Italia 1-1. Racconta Nils Liedholm: "Era un vero Capitano. Una persona tranquilla, sempre pronto a dare una mano. Voleva fare di tutto per facilitarci l'inserimento, visto che noi non parlavamo l'italiano. C'era un solo un piccolo problema: Andrea oltre all'italiano parlava solo il milanese. E' stata dura capirci, ma poco alla volta ce l'abbiamo fatta. Certo che con noi che parlavamo svedese usciva fuori un miscuglio di parole che ci ha fatto fare un sacco di risate. Sul campo, invece, con Omero Tognon e Carletto Annovazzi formava una mediana straordinaria" (da "La Gazzetta dello Sport" del 27 novembre 2003). |
"È
il primo ad indossare la fascia di capitano dall’istituzione di tale
segno di riconoscimento (1948). Un fedelissimo rossonero, alla sua nona
stagione riesce, finalmente, a conquistare l’agognato scudetto.
Inamovibile nel comparto difensivo allestito da Czeizler assieme a
Silvestri e Tognon. I tre disputano la totalità dei 40 incontri in
calendario (38 in campionato e 2 in Coppa Latina). Capitano di ventura,
stakanovista." (Luigi La Rocca, Milano, 2001)
Da: http://www.magliarossonera.it/protagonisti/Gioc-Bonomi.html |
Da: La Storia del Milan (1987) – Forte Editore Vol. I Carletto
Annovazzi e Andrea Bonomi, ovvero i due capitani del Milan che tornò
grande. Per la verità nella stagione 1950-51, quando dopo 44 anni la
squadra rossonera riuscì a cucirsi di nuovo lo scudetto sulle maglie,
il capitano "vero" era Bonomi, ma Annovazzi indossò i gradi
in Nazionale 6 volte (su 17 partite) per cui anch'egli venne considerato
e trattato alla stregua di un "leader". Nato il 14 febbraio 1923 a Cassano d'Adda, lo stesso paese dove vide la luce Valentino Mazzola, Andrea Bonomi rimase al Milan per dodici anni. Era il Milan ricostruito per intero dal tandem Trabattoni-Busini e Bonomi si rivelò una guida preziosa, oltre che per le sue qualità di mediano-terzino, per il suo carattere. Sobrio nel gioco, schivo dai virtuosismi e modesto per natura, Bonomi in campo era un autentico modello di comportamento, per la sua grinta ma anche per la sua lealtà. Pronto ad aiutare qualsiasi compagno, inizialmente sembrava il meno adatto per ricoprire un ruolo di responsabilità e invece si dimostrò in fretta il capitano ideale, benvoluto e rispettato da tutti, anche da coloro i quali gli erano superiori tecnicamente. Soprannominato "ciapin", che in dialetto lombardo significa "ferro di cavallo", emblema di portafortuna, Bonomi, quando le cose andavano male, veniva invece simpaticamente chiamato dai compagni "sciapin", cioè piccola schiappa.
Conquistato lo scudetto, il generoso e modesto capitan Bonomi decide di ritirarsi; preferisce un impiego sicuro in banca a Cassano d’Adda, il suo paese natale.
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DALL'ARCHIVIO STORICO DELLA GAZZETTA DELLO SPORT 27
novembre 2003 Addio
a Bonomi, capitano del Gre-No-Li di
Ghisalberti
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