Scolaro di Francesco Nuvoloni e maestro del Magnasco. Nella
prima opera "Il beato Tolomeo" di S. Vittore al corpo,
mostra gli insegnamenti ricevuti dal maestro per l'orditura
spettacolare con il monatto che regge il moribondo accanto ad un
monaco. Al 1677 si assegna "La predicazione del
Battista" nel santuario di Saronno; di fattura larga,
plastica, di colorito chiaro è il ritratto di Filippo Pirogalli.
Del 1680 sono le tele con i "Fatti di S. Sebastiano"
nella chiesa di S. Alessandro in Milano. Lavora a Pavia nella
chiesa del Carmine dopo il 1695-1697. Lavora spesso con Federico
Bianchi, ed ha rapporti con l'Abbiati. Sono dell'Abbiati anche
due quadri dell'arciconfraternita del SS. Sacramento in duomo a
Milano, e le grandi tele con "Il serpente di bronzo"
"La caduta della manna" e "Davide davanti
all'arca" opere dell'artista nella sua fase migliore. Alla
pinacoteca di Brera c'è il suo "Autoritratto".
Anche nella villa degli arcivescovi a Groppello c'erano scene
bibliche uscite dal suo pennello e passate al Collegio degli
Oblati di Rho. Nella chiesa di S. Antonio a Cassano sua è la
tela dell'altare di S. Nicolò rappresentato in venerazione
della Madonna.
Si è parlato di un'altra sua tela rappresentante l'Angelo
custode, che faceva da prospetto alla scala del coro. Scomparsa.
I nostri frati si sono rivolti per arricchire la chiesa di S.
Antonio ad artisti loro amici, tra i più noti in Lombardia.
Ecco come descrive la Cronachetta:
"Devo ancora esprimere a chi legge se non il nome almeno
il cognome dei pittori che si compiacquero graziarci delle loro
opere (mediante però un profumatissimo pagamento di duecento
scudi il quadro dell'altare maggiore, e per quello della
cappella di S. Felice 150 scudi, e in vero fatti per mano del
sig. Legnanino; l'altro della cappella di S. Nicolò fatto per
mano del sig. Abbiati per 100 Filippi, ambidui i più insigni
pittori trovarsi possono in questa nostra città di Milano.
Il quadro poi che è in coro, della Beatissima Vergine, così
bello, e così stimato, è fatto dal medesimo signor Legnanino,
che per sua donazione l'ha cortesemente donato al P.M.R. Antonio
da Gallarate in ricognizione d'haverli fatto fare da lui li
suddetti quadri in chiesa. ...Il quadro della Vergine Maria in
coro, donato come sopra disse il Legnanino, che non l'haverebbe
dato per meno di cento scudi". 4
altare di S. Nicolò con la tela di Filippo Abbiati "S. Nicola in venerazione della Madonna".
(fotografia
di Renato Siesa)
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