Chiesa di S. Antonio - Visite Pastorali e Cronologia fino all'anno 2000
1697 – Viene accolta favorevolmente la richiesta di avere un Convento di frati cappuccini in Cassano.
Iniziano i lavori per la costruzione della chiesa che verrà dedicata a S. Antonio e del convento, utilizzando un lascito del Tadino, e favorendo della generosità soprattutto di Cristoforo Benzi e dei nobili cassanesi.1699 – La Congregazione dei Vescovi e dei Regolari dà il consenso per la fondazione del Convento dei Cappuccini in Cassano d’Adda.
1704 – 22 luglio benedizione della chiesa.
1705 – 16 agosto, avvenne una celebre battaglia fra francesi e alemanni (Battaglia di Cassano). Nei tre mesi che durò l’occupazione militare, non si potrebbe numerare i rubamenti, le percosse, le ferite, le ingiurie d’ogni fatta che ebbe a subire il popolo: non solo Cassano ma tutto il distretto dovette sostenere le conseguenze della licenza militare. Nulla fu salvo, eccetto quello che fu portato in convento, ed era il meglio che si conservava a Cassano. Non solo la roba, ma anche le persone furono salve in convento. Un povero fraticello P. Angelo da S. Angelo della nobil famiglia de’ Cortesi, ajutato dal suo compagno F. Cristoforo da Bollate, privo di tutto, pieno d’amore, trovò modo di sfamare tanti affamati, e di consolare tanti cuori. Dal 1706 al 1795 furono sepolti nella chiesa del convento 17 religiosi (da Commemorando… e narrando…del Sac. Pietro Pezzali).
1707 – Entrano i cappuccini in convento il 26 giugno con 42 guardiani fino alla soppressione.
Lavori alla chiesa; il tabernacolo è eseguito da fra’ Giuseppe Antonio da Monte Albatto, marchigiano e fra’ Giulio Antonio Varese sotto la direzione di fra’ Francesco da Cedrate.
Da questi è eseguita anche l’ancona dell’altare maggiore e quello della cappella di S. Felice. L’altra, morto fra’ Giulio Antonio da Varese a Milano nel convento della Concezione, viene realizzata da collaboratori.
L’altare maggiore è del Legnanino e costa 200 scudi, quello del B. Felice costa 150 scudi; l’altro di S. Nicolò è dell’Abbiati e costa 100 filippi.
Il quadro della B. Vergine, che si conservava nel coro, opera molto stimata, regalato dal Legnanino a P. Antonio da Gallarate, l’autore non l’avrebbe venduto a meno di 100 scudi.
Il 26 giugno 1727 entrò la famiglia religiosa con legge di clausura.
1708 – Fa la professione religiosa il cappuccino P. Benedetto da Cassano, al secolo Francesco Antonio Brambilla.
Il 10 settembre Mons. Carlo Ottaviano Guaschi, vescovo di Cremona consacrò la chiesa di S. Antonio dei cappuccini. La ressa dei fedeli è tale che un gran numero di preti e frati attendono al confessionale fin dopo mezzogiorno.
1709 – L’arrivo dei cappuccini non torna gradito ai carmelitani di Concesa concorrenti per la questua nel nostro territorio.
1712 – La cronichetta dei frati descrive i solenni festeggiamenti al convento per la beatificazione di S. Felice.
1719 – Fra’ Illuminato da Zuccaro intaglia i bei reliquiari dorati per la chiesa di S. Antonio.
1720 – Al convento dei cappuccini risiedono dai dodici ai quattordici padri. C’è anche un ospizio dei padri scalzi di S. Agostino per comodità dei sacerdoti e laici che arrivano alla questua.
1726 – Guardiano del convento dei cappuccini è P. Remigio, cassanese.
1729 – Alla chiesa di S. Antonio si spacca una campana che viene rifusa con lo stemma Medici – Micone, benefattori.
1752 – Visita Pastorale di Mons. Ignazio Maria Fraganeschi Patrizio milanese nato nel 1711, eletto vescovo nel 1749, muore il 17/08/1791.
È la prima volta che troviamo notizie del Convento dei cappuccini nelle visite pastorali.
Molti ancora ricordano l’inizio delle fondamenta di questo unico convento che si trova a Cassano. Fu costruito per la generosità di Cristoforo Benzi.
È abitato da quattordici frati. Annessa al convento è la chiesa di S. Antonio.
1754 – Muore a Monza, dove è sepolto il cappuccino P. Benedetto da Cassano al secolo Francesco Antonio predicatore.
1759 – il 6 agosto visita pastorale del vescovo Mons. Fraganeschi. I cappuccini del convento di S. Antonio sono 14 (questa visita è ricordata dal Brambilla nella storia di S. Antonio).
1787 – È citata la presenza dei Frati cappuccini del convento di S. Antonio.
1797 – Calati in Italia i francesi, furono scacciati i cappuccini dal loro pacifico asilo.
1798 - il 6 agosto arriva il decreto di soppressione del convento dei cappuccini con le solite accuse: le stesse del tempo di Giuseppe II: inutilità dell’Istituzione e decadenza dello spirito primitivo.
Le soppressioni sotto l’Austria avvengono in due fasi: la prima negli anni Settanta riguarda i conventi con meno di 12 frati, la seconda negli anni Ottanta con l’abolizione dei monasteri femminili di vita contemplativa. La terza fase investe tutti i religiosi precedentemente scampati.
Il 23 settembre i cappuccini devono sloggiare; il convento è trasformato in caserma militare.
Il commissario del potere esecutivo, cittadino Staurenghi, del dipartimento della montagna chiama i 12 frati. È guardiano fra’ Samuele di Milano. Notaio è Francesco Picozzi.
I frati si trasferiscono a Milano. Chi non accetta il trasferimento venga secolarizzato.
Su commemorando…e narrando del Sac. Pietro Pezzali scrive diversamente da quanto scritto da don Carlo Valli sui Quaderni del Portavoce; infatti, scrive “che i cappuccini tornarono a Cassano nel 1799 e nel 1802 calati di nuovo i francesi in Italia, l’anno 1802 soppressero il convento, lasciando però aperta la chiesa come sussidiario alla chiesa Prepositurale – e serve come chiesa della Congregazione della gioventù d’ambo i sessi.
Il convento passò in mani secolari – e servì a vari usi. Nella maggior parte del fabbricato dal 1820 al 1861 si aperse un educandato maschile sotto la direzione di Mons. Milani che fu prevosto di qui. Il Signor Luigi Rusca acquistò lo stabile dal marchese Rescalli e nel 1864 fu affittato alla signora Luigia Gianoli che vi aperse un istituto femminile di istruzione ed educazione. Oggi n’è proprietario il M.R.D. Giuseppe Rusca. Affittò detto locale nel 1907 alle Suore Orsoline di Vannes, le quali hanno aperto un Collegio, che si chiama S. Orsola. La minor parte del convento fu acquistata dal Signor Legnani e l’adibirono ad una fabbrica di stoviglie – che cessò cinque o sei anni or sono” (il libro è stato pubblicato nel 1915 e quindi parliamo del 1910 la chiusura della fabbrica).
1812 – da Commemorando… e Narrando… del Sac. Pietro Pezzali: “L’anno 1812 si gettarono le basi d’una Congregazione di giovani sotto la protezione di S. Luigi Gonzaga. Mons. Carlo Milani pose la Congregazione sotto il patrocinio della Vergine Immacolata. Vero angelo della gioventù, profuse nella Congregazione tutta la sua bella mente e il suo bel cuore. Unitamente al Milani prestarono alla Congregazione la loro opera zelante e intelligente parecchi sacerdoti e laici, e signore, che Mons. Brambilla ricorda in un suo opuscolo «Storia doc. del Convento e della Chiesa di S. Antonio», Mons. Telò continuò sulle orme del suo predecessore aiutato efficacemente dal Sac, Agostino Desirelli, allora coadiutore, oggi Preposto Infulato (banda di lana che nell’antichità i sacerdoti portavano avvolta intorno al proprio capo come segno di consacrazione) di S. Agata in Cremona. «La Congregazione della gioventù, diceva sempre Mons. Bonomelli, è la salvezza di Cassano»”.
1819 – Visita pastorale di Mons. Omobono Offredi del 20 settembre 1819.
Nel territorio parrocchiali si trovano alcuni oratori: S. Aquilino e carlo, S. Ambrogio ove è il camposanto; S. Antonio o dei Cappuccini, sussidiaria alla chiesa parrocchiale; S. Pietro alle Cascine Franche della nobile casa d’Adda, che possiede anche un oratorio privato nel Palazzo d’Adda.
All’oratorio sussidiario di S. Antonio da Padova si tiene l’istruzione della dottrina cristiana per i fanciulli e fanciulle; nella stessa chiesa ha luogo la Congregazione dei giovani nei giorni festivi.
1821 – 8 luglio grande festa organizzata dalla Congregazione dei giovani associati in circa 100 in onore di S. Luigi.
1835 – 6 luglio indoratura della chiesa di S. Antonio.
1848 – 18 marzo. La prima bandiera tricolore che sventola a Cassano, mentre i tedeschi sono ancora a Milano, è issata dai convittori del Collegio sul campanile di S. Antonio (dal Giornale di Treviglio).
1853 – Visita pastorale di Mons. Antonio Novasconi dell’8-9-10 settembre.
Sulla facciata ha l’affresco sbiadito della vergine col Bambino e S. Antonio. Il campanile ha una sola campana. C’è l’organo fabbricato dal Morelli di Milano. La chiesa è consacrata dal vescovo Guaschi nel settembre del 1709.
Decreti della visita: facoltà di conservare l’Eucarestia nella chiesa di S. Antonio.
1860 – Dalla ditta crespi di Cremona vengono fuse 5 campane per la chiesa di S. Antonio. Si restaura il campanile per le nuove campane (Bazzi: notizie da un quadernetto di appunti).
1861 – La Signora Dossena offre 1000 lire per il concerto delle campane in S. Antonio per la gloria del Sabato Santo. Sono rifatti i castelli delle campane.
Il concerto di cinque campane di S. Antonio è in «si b.», pesa rispettivamente kg. 280, 200, 140, 120, 82. La campana maggiore è dedicata al S. Cuore e all’Immacolata; le altre progressivamente ai Santi Filippo e Luigi, a S. Giuseppe e Anna, ai Santi Francesco e Antonio, ai Santi Angeli Custodi. Sono opera di Giovanni Crespi.
Tutte le campane delle nostre chiese furono portate via per essere fuse durante la guerra nel luglio 1942. Furono restituite alla loro naturale destinazione al termine del conflitto bellico.
1872 – Visita pastorale di Mons. Geremia Bonelli del 6 e 7 dicembre.
Ogni domenica si celebra per la Congregazione.
Decreti della visita:
Si tolga la croce dell’altare maggiore dal luogo in cui si sul collocare, e si ponga in un altro più conveniente, facendo in modo che il tabernacolo non le serva da piedistallo.
Si provveda di un conopeo al tabernacolo.
Si copra di tela cerata la pietra sacra dell’altare maggiore.
Si coprano di nuovo i due palii logori.
Si faccia accomodare la predella dell’altare di S. Luigi.
Si provveda una nuova veste alla statua della Madonna che si trova nel coro.
1876 – Il 4 ottobre in S. Antonio si celebra per la prima volta la festa di S. Francesco, gran concorso di popolo. Le opere sostenute dai Terziari di S. Francesco.
1887 – Si costruisce l’organo dalla ditta Inzoli di Crema.
1891 – Decorazione della chiesa eseguita da Federico Chizzoli di Lodi con ricchezza di ori, dipintura di stelle e 4 angeli sulle vele del presbiterio ed incorniciatura in stucco delle due tele di S. Giuseppe e S. Anna in presbiterio. È il terzo centenario Aloisiano. All’inaugurazione dei restauri grandi feste cui presenzia il vescovo Bonomelli. Grande illuminazione. È murata una lapide ricordo. 23 e 24 agosto il vescovo amministra le cresime.
1894 – Fu murata a destra di chi entra nella chiesa la seguente epigrafe, che è come il riepilogo di una storia che ha questa Chiesa.
«Questa Chiesa eretta dai Padri Cappuccini – 1700 – consacrata da Mons. C. Ottaviano Guaschi il 10 settembre 1708 – divenne sede della Congregazione di S. Luigi e dell’Immacolata istituita dal Sac. Luigi Riva - 1812 – ed ebbe splendore d’oro - ornamento di stucchi Nuova vaghezza di vetro e di colori – il III Centenario Aloisiano – 1891 – concorrendo all’opera un lascito del Prevosto Mons. Carlo Milani. E la splendida generosità della Gioventù cassanese»
«I Superiori della Congregazione Prep. Parr. Telò Timoteo – E gli Amministratori: Sac. Agostino Desirelli – Cesare Legnani – Mandelli Giuseppe – a perpetuo ricordo posero – 1894» (da Commemorando… e Narrando…del Sac. Pietro Pezzali).
1914 – In Commemorando e Narrando del Sac. Pietro Pezzali è riportato: "Il 21 dicembre si inaugura un nuovo castello in ferro alle 5 campane costruito dalla ditta Giulini di Carrobbio (Bergamo). Da parecchi anni non si potevano suonare tutte, essendo che presentava serio pericolo il castello in legno, logoro dal tempo. La spesa del castello ammontò a quasi L. 1000 – e fu coperta con private elargizioni.
La suddetta Chiesa si chiama anche col nome Chiesa della Congregazione della Gioventù. La proposta di raccogliere nei giorni festivi, la gioventù d’ambo i sessi, onde ascoltare la S. Messa e la spiegazione del Vangelo, partì da un santo sacerdote di qui, D. Luigi Riva (In data 10 agosto 1800 trovo su un pezzo di carta “è conservata in archivio” il seguente cenno di lode al Sac. D. Luigi Riva «…è nativo di Vailate, fece i suoi studi a Cremona, è confessore e predicatore approvato, universalmente conosciuto per un dotto e zelante ecclesiastico: è altresì maestro di musica, e organista delle feste»)."
1920 – Prima visita pastorale di Mons. Giovanni Cazzani del 18 e 19 aprile.
Nella chiesa si tiene il catechismo dei ragazzi. Si tiene la dottrina per la gioventù femminile.
Decreti:
Si purghi e si copra il fosso presso la chiesa e la casa del custode, onde prevenire disgrazie e pericoli di infezione.
Si renda riconoscibile nel pavimento della chiesa il luogo della tomba dei Cappuccini, tra i quali uno detto Venerabile, morto in concetto di Santità.
Si rimuovano i due sottoquadri degli altari minori che coprono la pala e due quadri ovali votivi posti sull’ancona dell’altare di sinistra.
Si riponga in attività il lavandino in marmo per i sacerdoti.
Si aggiusti o venga rimosso il quadro rotto della madonna in coro.
1925 – La sig.na Luigia Rusca lascia alla chiesa un appezzamento di terreno per il ricreatorio femminile dove funziona la Congregazione.
1930 – Terza visita pastorale di Mons. Cazzani 25 e 26 ottobre
È appena stato restituito il patrimonio artistico di proprietà della parrocchia: gli affreschi in S. Dionigi e quelli in S. Ambrogio, le tele di in S. Antonio del Legnanino e dell’Abbiati e lo stendardo della Confraternita. È stata la Sovrintendenza ai beni culturali che ha provveduto.
1962 – Il 2 agosto Festa del Perdono. È la festa della Porziuncola con il privilegio del perdono di Assisi portato a Cassano dai cappuccini dall’inizio del 1700.
1964 – I muratori restaurano la chiesa (tetto, campanile, rifacimento del pavimento e della zoccolatura, tinteggiatura generale, riordino della sacrestia, nuovi banchi, restauro degli armadi della sacrestia e degli altari centrali e laterali).
1966 – Visita pastorale di Mons. Danio Bolognini del 25-26-27 marzo.
Sabato 26 marzo celebra la messa e parla di religione.
1993 – Il Consiglio dei beni economici parrocchiale realizza grossi interventi: rifacimento del tetto, dell’oratorio femminile, restauro campanile e rivestimento in rame.
Bibliografia
- “I Quaderni del Portavoce n. 9" di Carlo Valli - Comunità e Chiesa Parrocchiale di Cassano d'Adda;
- “I Quaderni del Portavoce n. 10" di Carlo Valli - Le nuove Parrocchie - Le antiche chiesa - Alcune Istituzioni;
- “I Quaderni del Portavoce n. 12" di Carlo Valli - Le visite pastorali a Cassano d'Adda;
- “I Quaderni del Portavoce n. 17" di Carlo Valli - Cronaca di un anno 1990” di Carlo Valli;
- “I Quaderni del Portavoce n. 25" di Carlo Valli - Annali di Cassano Cronologia dell'ottocento;
- “I Quaderni del Portavoce n. 29" di Carlo Valli - Annali di Cassano Cronologia del settecento;
- “I Quaderni del Portavoce n. 31" di Carlo Valli - Annali di Cassano Cronologia del seicento;
- “I Quaderni del Portavoce n. 38" di Carlo Valli - Famiglia Parrocchiale - vita parrocchiale 1997;
- "Commemorando...e Narrando...del Sac. Pietro Pezzali.